“Vi parlerò dello Yoga in parole semplici: la mente umana è potenzialmente Infinita e Creativa ma nella pratica è limitata.
Ecco perché è richiesta un’abilità tecnica attraverso la quale si possa espandere la mente per creare quell’equilibrio che permette di controllare la propria struttura fisica e di fare esperienza del Sé Infinito.” – Yogi Bhajan
C’è ancora una certa confusione quando si parla di Yoga.
Alcuni pensano che lo Yoga sia una religione, altri un esercizio fisico per la vitalità ed il benessere, altri ancora pensano che sia un sistema psicologico che sviluppa le potenzialità della psiche.
In realtà tutto questo si basa su un fraintendimento.
Lo Yoga è essenzialmente una relazione. Prendete in considerazione l’etimologia della parola “yoga”.
Yoga, così come lo intendiamo noi in Occidente, viene dalla parola biblica “yoke”. Essa ha origine dalla parola-radice sanscrita: jugit.
Entrambe significano “mettere insieme” o “unire”. Lo Yoga è l’unione della coscienza unitaria individuale e con la Coscienza Infinita.
La definizione dello yogi è quella di una persona che si è completamente protesa alla Coscienza Suprema, ovvero Dio, fin quando non ha fuso il sé individuale con quello Infinito.
Questo è tutto ciò che significa.
Lo Yoga è una tecnologia di consapevolezza. Comincia con l’universale predicament umano secondo il quale la realtà fondamentale di ogni mente umana consiste nell’essere potenzialmente infinita e creativa a prescindere dal livello individuale di esperienza e consapevolezza.
Questo potenziale illimitato diventa però limitato nell’azione.
Le vostre possibilità si incontrano con le vostre condizioni reali al limite della consapevolezza. Quest’ultima varia e vi dà diverse scelte e capacità.
Una persona ha bisogno di una conoscenza tecnica per spezzare i limiti inconsci.
La tecnica dovrebbe aumentare il valore e la capacità delle facoltà mentali per portare un equilibrio, per controllare la struttura fisica e per fare l’esperienza del Sé Infinito.
Le tecniche del Kundalini Yoga formano il manuale di istruzioni per la consapevolezza umana. Lo Yoga esplora le vostre dimensioni, la vostra profondità, la vostra natura e il vostro potenziale di esseri umani.
Questo, in poche parole, è il significato dello yoga. C’è un enorme bisogno dello yoga.
Oggi, nella nostra vita attuale, ognuno deve capire fino in fondo perché è un essere umano e cosa significa esserlo.
Ci sono grandi discorsi e teorie filosofiche sull’Infinito interiore e sul modo per conoscerlo.
Ricordate che la coscienza intellettuale non vi sostiene né vi supporta.
La coscienza si trasforma in reale saggezza solo quando arrivate a sentirla con il cuore e con il Sè.
Solo l’esperienza di quella saggezza, il gian, vi può sorreggere e supportare.
Il fatto di credere o di sapere che qualcosa sia vero, non vi dà la possibilità di agire in base ad essa.
Ma se scoprite una verità e ne seguite il percorso, e se riuscite a trovare beatitudine, successo e risultato, allora non ci sarà nessun potere sulla Terra capace di farvi cambiar rotta da quella verità o di farvi sbagliare.
Una volta vista la gioia di quella verità e aver goduto di quella bellezza, siete a posto.
Gli studenti devono capire questa differenza.
La conoscenza si trasforma in saggezza quando diventa un’esperienza personale.
Tutto ciò che può sostenervi e supportarvi si basa sulla vera saggezza.
Alcuni studenti dicono che vada bene conoscere la verità.
Sostengono che la conoscenza sia buona ma che la saggezza non lo sia. Hanno paura della disciplina e della resa richieste per ottenere una vera saggezza.
Un guru vi può dare conoscenza e tecniche ma non vi può dare saggezza.
Ecco dove sbagliamo di solito. Pensiamo che qualcuno sia saggio. Crediamo di risolvere tutto se impariamo da lui, se lo serviamo e se ci sentiamo a nostro agio in sua presenza.
Lo yoga e la saggezza non funzionano in questo modo.
L’insegnante può darvi abilità tecniche ma l’acquisizione della saggezza dipende dalla vostra pratica e disciplina.
L’insegnante e lo studente hanno una parte ugualmente importante nel dramma della rivelazione.
La parte dell’insegnante è quella di offrire conoscenza e ispirazione. Quella dello studente consiste nell’imparare, nel praticare e nello sperimentare.